In caso di contagio presunto, conclamato o addirittura di un decesso, è prevista la sospensione preventiva temporanea del punto di utenza segnalato dal contagiato (ad esempio la camera dove ha soggiornato, la doccia che ha utilizzato presso uno stabilimento balneare, il servizio di cui ha usufruito presso un centro pubblico ecc.).

Nel frattempo l’Organo di Controllo prescriverà degli interventi volti a rendere nuovamente fruibile il servizio sospeso; come ad esempio una bonifica dell’impianto sottoposto a sorveglianza, rendendo poi evidenza del lavoro via pec; oppure l’istallazione di sistemi ad ultrafiltrazione nei punti interessati. Ogni Regione ha il proprio modus operandi.

La chiusura dell’intera attività avviene molto raramente ed è, in ogni caso, temporanea. Qualora siano soddisfatte le richieste di intervento per la messa in sicurezza dell’impianto incriminato e ne sia stata resa evidenza tramite documentazione scritta ed analisi svolte dall’Organo di Controllo, si può ottenere il nulla osta per la riapertura.

Si precisa che, nei casi più gravi dove gli interventi di sanificazione siano risultati insufficienti, la richiesta e/o la soluzione alla problematica è il rifacimento ex novo dell’intero impianto idrosanitario o aeraulico.