Quando si pensa alle conseguenze del non essere in regola con un adempimento, in prima battuta la mente corre alle sanzioni pecuniarie e ci si chiede se, pagando l’ammenda qualora dovesse mai capitare un controllo (rassicurandosi con la frase ormai inflazionata “in tanti anni che sono qua non è mai venuto nessuno a controllare queste cose”), non si possa risparmiare sul mantenere la propria struttura in regola e in sicurezza.

Questo è il più grande errore che si possa commettere quando si è chiamati a decidere quale strada intraprendere in questa materia.

La sanzione pecuniaria è ben poca cosa rispetto alle conseguenze che può portare un caso di contagio.

La visita a campione dell’Organo di Controllo è quasi prevedibile, qualora abbiate un bravo consulente che sappia quali siano i target di indagine degli ispettori per l’anno corrente; di contro, il caso di contagio presunto o conclamato è del tutto imprevedibile e può capitare in qualsiasi momento dell’anno. Solitamente, per la legge dei grandi numeri, quando siete nel periodo di maggior afflusso lavorativo.

Per chiunque lavori in questo ambito, è abbastanza comune avere a che fare con con richieste di risarcimento danni da € 30.000 (lesioni) a € 300.000 (omicidio).

Se la struttura è in regola ed assicurata per questa clausola, l’assicurazione provvederà a risarcire il danno.
Qualora invece la struttura non abbia provveduto alla prevenzione legionellosi e giaccia in uno stato di “negligenza, imprudenza e imperizia” ex art.1176 del c.c., l’assicurazione sarà legittimata alla manleva dal proprio mandato e il risarcimento sarà a carico del titolare dell’attività.