Questo settore lavorativo presenta numerose sfaccettature che devono essere considerate in sede di valutazione del rischio legionellosi. Ogni realtà industriale è a sé stante e, seppur non contemplata in maniera specifica nelle Linee Giuda Nazionali, pone la base giuridica dell’obbligatorietà nel D.Lgs 81/08 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavabo e docce a disposizione del personale lavoratore o della clientela, lavaocchi, macchine utensili con utilizzo di acqua o soluzioni lubrificanti, ventilanti ed impianti aeraulici complessi sono solo alcuni dei punti di criticità sui quali focalizzare l’attenzione in ottica preventiva.

– Evitare quanto più possibile l’inutilizzo di ogni utenza presente
– Flussare le docce ed i lavabo meno utilizzati
– Non lasciare tubature esposte e non coibentate
– Smontare, controllare, pulire, decalcificare o (consigliato) sostituire i filtri rompigetto ed i doccini delle utenze ogni qualvolta sia necessario; ovvero, quando l’acqua avrà un flusso in uscita non regolare, disomogeneo o quando sia visibile l’eventuale formazione di calcare
– Programmare la frequenza di flussaggio per i lavaocchi e/o per le docce di decontaminazione, se presenti, poiché utilizzati solo in caso emergenziale
– Valutare l’impatto nell’operatore delle soluzioni lubrificanti nelle macchine utensili, se presenti
– Programmare durante l’anno trattamenti mantenutivi dell’impianto idrosanitario (dal semplice shock termico ad azioni più complesse) oppure, dotarsi di sistemi di trattamento acqua
– Controllare e sottoporre a manutenzione periodica e sanificazione gli impianti aeraulici, soprattutto se centralizzati e, se presenti, i circuiti di ventilazione meccanica (VMC)

Formazione della figura di “Responsabile della identificazione e della gestione del rischio legionellosi” specifica per questo settore lavorativo